La professoressa ha appena vinto un sostanzioso finanziamento di oltre 1 milione e 200 mila euro da parte dell’ERC (European Research Council) per indagare i meccanismi cerebrali che causano alcuni fra i sintomi più bizzarri ed “inspiegati” della malattia di Alzheimer e di altre forme di demenza
Nonostante i passi avanti compiuti dalla ricerca negli ultimi vent’anni, restano ancora numerosi interrogativi intorno alle cause e alle manifestazioni delle malattie neurodegenerative, come quella di Alzheimer.
Giovanna Zamboni, Professoressa di Neurologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha appena vinto un sostanzioso finanziamento di oltre 1 milione e 200 mila euro da parte dell’European Research Council, sezione Starting Grant per indagare i meccanismi cerebrali che causano alcuni fra i sintomi più bizzarri ed “inspiegati” della malattia di Alzheimer e di altre forme di demenza, che fino ad oggi sono stati poco studiati. Il suo è un risultato di particolare prestigio, considerando che nel nostro Paese solo 28 progetti di ricerca sono stati giudicati meritevoli di finanziamento da parte di Bruxelles.
La ricerca, che durerà cinque anni, proverà a dare risposta a questa domanda: come può il cervello umano, anche quando è affetto da malattie neurodegenerative come quella di Alzheimer, essere in grado di dar forma a sintomi “produttivi” , per esempio a convinzioni false e a volte deliranti, comunque molto complesse e ben strutturate da un punto di vista cognitivo?