Il lavoro fuori casa, il successo: molte “boomer” sentono di essersi realizzate così. E questo è il testimone che sono pronte a passare. Ma tanto è cambiato, soprattutto le attese di figlie e figli. Cosa dell’esperienza delle madri li aiuta a trovare la strada? Parlano di sé imprenditrici ed esperte della formazione
Per le madri che hanno investito molto sulla propria professione, talvolta, è naturale immaginare che la realizzazione personale dei propri figli segua lo stesso percorso. Del resto, per le donne che oggi hanno cinquanta-sessant’anni, il lavoro ha rappresentato una forma di riscatto personale, uno strumento per liberarsi dalle catene che per millenni le hanno costrette a occuparsi, per dovere e non per scelta, esclusivamente dei figli e della casa.
Per le ragazze che hanno oggi trent’anni è ancora così? Carriera e realizzazione personale sono ancora identificabili, sovrapponibili? Forse no. Forse qualcosa sta scricchiolando.
Forse quello che tante giovani stanno facendo è questo: osservando gli enormi sacrifici richiesti alle loro madri (in termini di salute fisica e psicologica, oltre che affettiva) per raggiungere posizioni apicali, stanno facendo downshifting”, ovvero stanno rallentando. Si domandano: è questo davvero il massimo a cui possiamo aspirare?