Psicologia femminile. Quando nasce una donna

Il passaggio all’età adulta si compone spesso di piccole e personali epifanie. Sollecitate dal corpo che cambia, o dal contesto d’origine. Dietro, però, c’è sempre l’emancipazione dalla madre. Ce lo spiega una psicoterapeuta in un libro appena uscito. Provate a pensarci un attimo: quando è che vi siete sentite donne per la prima volta? Per

Al lavoro con… la scienziata Francesca Cosmi, “architetta” delle ossa

Studiando le alterazioni ossee degli astronauti, ha inventato un test molto utile per la diagnosi precoce dell’osteoporosi partendo dalla radiografia della mano. L’hobby della scienziata? Creare sculture di ghiaccio o di sabbia con il marito. BIOGRAFIA Nata a Udine nel 1960, Francesca Cosmi è una scienziata che studia l’architettura delle ossa. Dopo la laurea e il dottorato

Psicologia femminile. Quando nasce una donna

Il passaggio all’età adulta si compone spesso di piccole e personali epifanie. Sollecitate dal corpo che cambia, o dal contesto d’origine. Dietro, però, c’è sempre l’emancipazione dalla madre. Ce lo spiega una psicoterapeuta in un libro appena uscito
«Hänsel e Gretel: il mio anatema», Daniela, 30 anni, Catania
«Nella mia famiglia le donne hanno sempre comandato. Lo hanno fatto da un angolo, stando attente a non ferire la permalosità e l’orgoglio dei maschi, masticando rabbia, fatica e stanchezza. Imperiose e trionfanti, strette nel loro celato matriarcato, per tutta l’infanzia non hanno fatto che ripetermi che la dignità di una donna si poggia sul fatto di non dipendere mai, in nessuna occasione, da un uomo e che quel che più conta è realizzare i propri talenti. La sera, prima ancora che diventassero di moda le storie per bambine ribelli, per addormentarmi mi leggevano le fiabe che avevano come protagoniste delle bambine coraggiose: volevano che diventassi come Gretel che, nella fiaba dei Grimm, è colei che butta la strega nel forno e libera il fratello. Ma io sentivo di non avere ricevuto quell’eredità. Per me quell’ostentazione impudica di forza, cocciutaggine, determinazione aveva qualcosa di ossessivo e più crescevo, più pativo il potere coercitivo di questo comandamento. Decisi presto che avrei fatto di tutto per scrostare questo anatema. Da disobbediente costretta, iniziai a rispondere con accondiscendenza. “Sì, va bene, come vuoi”. Questa per me era libertà»

La matematica dell’amore

Le affinità e le somiglianze che legano due persone sono un canone sufficiente a stabilirne la supremazia di una diade rispetto a un’altra? Per scoprirlo, Antonio Cerasa (neuroscienziato), Emiliano Cristiani (matematico) e Daniela De Canditiis (statistica) hanno indagato, utilizzando anche algoritmi di intelligenza artificiale, il profilo di 235 coppie prossime al matrimonio

Covid-19, gli anziani ci insegnano a ripartire

La furia di Covid-19 si è abbattuta soprattutto sugli anziani. Insieme alla voragine, ha generato, però, anche una consapevolezza nuova. Il desiderio di mettere in salvo, con le persone che lo hanno costruito e lo custodiscono, il patrimonio di storie ed emozioni, le radici del passato comune. Lo slancio ha superato i confini della famiglia, si è fatto civile e l’impegno, adesso, è quello di tesaurizzare il lascito dei loro saperi.

I giovani (del Dopoguerra) ci insegnano a ripartire

Il nostro futuro siete voi è il progetto che due avvocate Ilaria Li Vigni e Francesca Romana Vitale. Un modo di ricordare a noi tutti quanto la fragilità non può fare ombra al tesoro di competenze e insegnamenti di vita che sono indispensabili alla nostra società, che affronta una fase di ricostruzione. Un’iniziativa che si inserisce nella più globale riconsiderazione della vecchiaia come risorsa. Con un approccio scientifico persegue lo stesso obiettivo un altro italiano, Nicola Palmarini, che dirige il National Innovation Centre for Ageing del governo britannico, il centro di ricerca sull’invecchiamento. Qui si lavora per trasformare in “dati” quella che loro hanno definito come “Ageing Intelligence”, cioè l’intelligenza che deriva dall’esclusivo connubio tra saggezza, esperienza, maturità, diversità ed età, affinché possa contaminare l’intelligenza delle altre generazioni.

Recuperate così il “Mal di natura”

«Anche se ci siamo persi l’inizio della primavera il nostro legame affettivo con la Natura resta forte, perché è iscritto nei nostri geni» spiega Giuseppe Barbiero, biologo all’Università della Valle d’Aosta, direttore del Laboratorio di Ecologia Affettiva. Gli esseri umani si sono evoluti nella Natura selvatica e sono predisposti al contatto con la Natura, non con gli ambienti artificiali. Il contatto con la Natura stimola lo sviluppo di schemi ambientali e di mappe cognitive che permettono di reagire allo stress e di recuperare dalle fatiche mentali

Perché fare il pane ci fa sentire meglio

Come sottolinea l’antropologo Meloni, «ogni aspetto della nostra alimentazione e del rapporto che intratteniamo con il cibo è condizionato da questioni che appartengono alla sfera culturale: lo sono i nostri gusti, la scelta che facciamo di mangiare alcuni alimenti e di scartarne altri, di sederci a tavola in un modo piuttosto che in un altro, e lo è anche il significato che gli attribuiamo».

Lavori emergenti: la riscoperta dell’artista del circo

Sviluppano equilibrio e controllo del corpo. E rafforzano le competenze emotive e la fiducia in se stessi. Aumentano gli allievi nelle scuole di arti circensi (che sempre più rinunciano agli animali). Per semplice passione. O per farne una professione, che è molto richiesta.
C’è tutto un circo moderno che non ha niente a che vedere con domatori, animali in gabbia e cose così.