Violenza domestica – Quando i tribunali tolgono i figli alle madri per darli ai padri violenti

«Nei casi di violenza domestica le madri e i figli sono vittime due volte: prima dei mariti/padri violenti e poi delle aule giudiziarie». E’ quanto emerge da un’indagine della Commissione di inchiesta sul Femminicidio che verrà presentata domani al Senato. Una delle conseguenze di quella che viene definita vittimizzazione secondaria è il fatto che le

Una persona Lgbtqi+ su 5 ha subito aggressioni al lavoro

Una persona non eterosessuale su cinque pensa che il proprio orientamento sessuale sia stato d’intralcio per la sua crescita professionale. La stessa percentuale dichiara di aver vissuto un’aggressione o un clima ostile sul posto di lavoro. Sono i dati che emergono da una recente rilevazione Istat-Unar

Ucraina ° Il viaggio di Elena e Dasha, da Kharkiv a La Scala di Milano

Elena Arabadgi e sua figlia Dasha Parchami, di 10 anni, vivevano a Kharkiv. Quando hanno avvertito il fragore dei missili, hanno buttato pochi oggetti in un borsone e sono scappate. Da qualche giorno le ospita una famiglia a Milano. La piccola è stata accolta all’Accademia de La Scala. Il loro desiderio è quello di rimanere

Lonati (Vidas): “Nel fine vita la medicina non basta, serve la cura del cuore”

«Non sempre, purtroppo, c’è una cura che guarisce, ma esistono per fortuna altre cure che non sono mediche. Sono le cure del cuore, dell’ascolto, dell’affetto o della semplice misura della cortesia personale: una parola, una carezza, una mano sfiorata». Lo sa bene Giada Lonati, medica palliativista, e direttrice sociosanitaria di VIDAS. Il suo lavoro consiste nel

La storia di Julia Gromskaya, nata russa, poi diventata ucraina, ora marchigiana

Julia Gromskaya è nata a Kharkov nel 1980, quando era ancora Russia. Poi è diventata ucraina. Oggi è cittadina italiana. Dalla provincia di Ancona, dove lavora come illustratrice, osserva le tragedie che stanno attraversando il suo paese. «Da persona nata russa e diventata prima ucraina e poi italiana – spiega- fatico a capire milioni di persone che

Garante Infanzia: evitare accoglienza fai da te. Rischi per minori non accompagnati

«La generosità manifestata è encomiabile, ma l’accoglienza non si improvvisa e non si può fare semplicemente sull’onda dell’emotività», sottolinea l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, che mette in allerta sul rischio tratta di essere umani e sfruttamento. Tra l’altro, aggiunge, «stanno arrivando sempre più segnalazioni dell’ingresso nel territorio italiano, ma è così anche

La guerra e i tanti volti dei bambini: dove porre il limite

C’è Polina, la bambina ucraina con il ciuffo rosa; poi Aylan, il piccolo siriano morto sulla spiaggia, simbolo della tragedia dei migranti. O, tornando agli anni Sessanta, Kim Phuc, la protagonista della foto-simbolo della guerra nel Vietnam. Sono tanti, tantissimi, i volti disperati dei bambini in televisione, sui giornali e sui social network. Fino a

Giovanna Zamboni, la professoressa che studia i sintomi misteriosi dell’Alzheimer

La professoressa ha appena vinto un sostanzioso finanziamento di oltre 1 milione e 200 mila euro da parte dell’ERC (European Research Council) per indagare i meccanismi cerebrali che causano alcuni fra i sintomi più bizzarri ed “inspiegati” della malattia di Alzheimer e di altre forme di demenza Nonostante i passi avanti compiuti dalla ricerca negli

Intervista a Pina Picierno (VicePres. del Parlamento UE) · accogliere l’Ucraina è il nostro “Whatever it Takes”

«La scelta di accogliere l’Ucraina nell’Unione Europea non è dettata da una reazione emotiva del momento ma rappresenta una scelta coraggiosa per il futuro politico del nostro Continente». Lo sottolinea a Vita la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno. «Questo è il nostro momento “Whatever it Takes” come ha sottolineato la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola». Ieri l’Emiciclo

Matteo Lancini (Minotauro): «Figlio mio, hai delle domande sulla guerra?»

Matteo Lancini (Minotauro): «Non raccontate favoline iper-rassicuranti, né bugie. Piuttosto ponete domande. Ad esempio: “C’è qualcosa che vuoi dirmi? Io sono qui ad ascoltarti e se posso ti risponderò”». E poi, «la trama emotiva delle vostre parole, la disponibilità al confronto sono più importanti del contenuto che veicolerete» «Non raccontate favoline iper-rassicuranti, né bugie. I

Matteo Lancini / Gli adolescenti? Da ribelli a sofferenti, perché gli abbiamo tolto il futuro

Sono aumentate le minacce di suicidio e i comportamenti autolesivi, i disturbi del comportamento alimentare, i conflitti fra genitori e figli, i ragazzi che hanno deciso di ritirarsi dalla scuola e dalla vita sociale. Ma cosa c’è alla base della sofferenza psichica adolescenziale, oggi? Le risposte di Matteo Lancini