Mi chiamo Sabina Pignataro e sono una giornalista.

Collaboro con  iODonna (dal 2019) e con La Repubblica (dal 2020). Ho collaborato con Vita Non Profit (dal 2018)
In passato ho scritto per La27esimaora del Corriere; D-La Repubblica; Business Insider; Vanity Fair; ItaliaOggi, AdnKronos.

Collaboro con la professoressa Daniela Lucangeli e sono responsabile del suo ufficio stampa.

Ho una laurea in filosofia e una, quasi conclusa, in antropologia, dove ho imparato che “il giro più lungo è spesso la via più breve per tornare a casa”. Così, dopo aver vissuto a Madrid e a Bruxelles, ora abito di nuovo a Milano. Negli ultimi anni ho intervistato commissari europei e ho chiacchierato con molti amici.

Mi piace restituire la voce a chi fatica ad essere visto e ascoltato. Mi piace mettere il naso dove cominciano le parole taciute, gli omissis.
Sento fortemente il bisogno di stare nelle differenze.

Foto di Sabina Pignataro
Copertina del libro A braccia aperte

A BRACCIA APERTE

Un libro dedicato agli orfani di femminicidio
(novembre 2021)

Gli orfani di femminicidio sono le vittime invisibili della violenza domestica. Una realtà che ancora resta nell’ombra, senza ascolto, senza servizi strutturati, senza presa in carico. In questa inchiesta, io e la mia collega Sara De Carli proviamo ad accendere un faro.

Recensioni: Vita.it La Repubblica Salute - La Repubblica - La27esimaora - Il

La storia di Julia Gromskaya, nata russa, poi diventata ucraina, ora marchigiana

Julia Gromskaya è nata a Kharkov nel 1980, quando era ancora Russia. Poi è diventata ucraina. Oggi è cittadina italiana. Dalla provincia di Ancona, dove lavora come illustratrice, osserva le tragedie che stanno attraversando il suo paese. «Da persona nata russa e diventata prima ucraina e poi italiana – spiega- fatico a capire milioni di persone che

Ucraina, profughi accolti in Italia. L’esempio della famiglia Frassinelli:

 Undici giorni fa la famiglia Frassinelli ha aperto casa propria a quattro persone ucraine scappate dalla guerra. Non hanno voluto aspettare. Sono stati tra i primi, in Italia: hanno scritto una mail al consolato ucraino di Milano per segnalare la propria disponibilità e in meno di 24 ore Maria, una nonna di 60 anni, sua figlia Nastia, di 38, e i

Garante Infanzia: evitare accoglienza fai da te. Rischi per minori non accompagnati

«La generosità manifestata è encomiabile, ma l’accoglienza non si improvvisa e non si può fare semplicemente sull’onda dell’emotività», sottolinea l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, che mette in allerta sul rischio tratta di essere umani e sfruttamento. Tra l’altro, aggiunge, «stanno arrivando sempre più segnalazioni dell’ingresso nel territorio italiano, ma è così anche

La guerra e i tanti volti dei bambini: dove porre il limite

C’è Polina, la bambina ucraina con il ciuffo rosa; poi Aylan, il piccolo siriano morto sulla spiaggia, simbolo della tragedia dei migranti. O, tornando agli anni Sessanta, Kim Phuc, la protagonista della foto-simbolo della guerra nel Vietnam. Sono tanti, tantissimi, i volti disperati dei bambini in televisione, sui giornali e sui social network. Fino a

Giovanna Zamboni, la professoressa che studia i sintomi misteriosi dell’Alzheimer

La professoressa ha appena vinto un sostanzioso finanziamento di oltre 1 milione e 200 mila euro da parte dell’ERC (European Research Council) per indagare i meccanismi cerebrali che causano alcuni fra i sintomi più bizzarri ed “inspiegati” della malattia di Alzheimer e di altre forme di demenza Nonostante i passi avanti compiuti dalla ricerca negli

Intervista a Pina Picierno (VicePres. del Parlamento UE) · accogliere l’Ucraina è il nostro “Whatever it Takes”

«La scelta di accogliere l’Ucraina nell’Unione Europea non è dettata da una reazione emotiva del momento ma rappresenta una scelta coraggiosa per il futuro politico del nostro Continente». Lo sottolinea a Vita la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno. «Questo è il nostro momento “Whatever it Takes” come ha sottolineato la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola». Ieri l’Emiciclo

Matteo Lancini (Minotauro): «Figlio mio, hai delle domande sulla guerra?»

Matteo Lancini (Minotauro): «Non raccontate favoline iper-rassicuranti, né bugie. Piuttosto ponete domande. Ad esempio: “C’è qualcosa che vuoi dirmi? Io sono qui ad ascoltarti e se posso ti risponderò”». E poi, «la trama emotiva delle vostre parole, la disponibilità al confronto sono più importanti del contenuto che veicolerete» «Non raccontate favoline iper-rassicuranti, né bugie. I

Matteo Lancini / Gli adolescenti? Da ribelli a sofferenti, perché gli abbiamo tolto il futuro

Sono aumentate le minacce di suicidio e i comportamenti autolesivi, i disturbi del comportamento alimentare, i conflitti fra genitori e figli, i ragazzi che hanno deciso di ritirarsi dalla scuola e dalla vita sociale. Ma cosa c’è alla base della sofferenza psichica adolescenziale, oggi? Le risposte di Matteo Lancini

Piotti (Minotauro) · Quando sono le adolescenti a farsi del male

Da oltre vent’anni Antonio Piotti, docente dell’Alta Scuola di Psicoterapia del Minotauro, si occupa di giovanissimi con condotte autolesive e suicidarie. Abbiamo dialogato con lui per capire cosa rende desiderabile l’idea della morte volontaria. Oggi a preoccupare sono soprattutto le ragazze Nel 2000 il professore Gustavo Pietropolli Charmet ha creato al Minotauro di Milano un team di specialisti dedicato