Femminicidi: storie di bambini, genitori, fratelli delle vittime

«Non so come facciano le mamme a vivere quando le figlie tardano a tornare». Quella di Letizia è una delle dodici storie di violenza che Stefania Prandi racconta nel libro Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta (edizioni Settenove). È delle madri, dei padri, delle sorelle, dei fratelli e dei figli delle vittime di femminicidio che lei scrive. Prandi entra nel loro dolore e, senza esibirlo, gli restituisce spazio e dignità; riporta a galla la fatica di crescere bambini e bambine senza più madri, lo sforzo per ottenere giustizia e risarcimenti. La paura di dimenticare, il terrore di ricordare, l’urgenza di commemorare.

Date ai bimbi libri inutili

Che sia un cartonato, un albo illustrato, un racconto o un graphic novel, oggi non sono molti i titoli che sanno non banalizzare le trame e a restituire, con intense pennellate la complessità dell’infanzia, le sfaccettature del reale, comprese quelle che sembrano impronunciabili.

Lonati (Vidas): “Nel fine vita la medicina non basta, serve la cura del cuore”

«Non sempre, purtroppo, c’è una cura che guarisce, ma esistono per fortuna altre cure che non sono mediche. Sono le cure del cuore, dell’ascolto, dell’affetto o della semplice misura della cortesia personale: una parola, una carezza, una mano sfiorata». Lo sa bene Giada Lonati, medica palliativista, e direttrice sociosanitaria di VIDAS. Il suo lavoro consiste nel

Matteo Lancini / Gli adolescenti? Da ribelli a sofferenti, perché gli abbiamo tolto il futuro

Sono aumentate le minacce di suicidio e i comportamenti autolesivi, i disturbi del comportamento alimentare, i conflitti fra genitori e figli, i ragazzi che hanno deciso di ritirarsi dalla scuola e dalla vita sociale. Ma cosa c’è alla base della sofferenza psichica adolescenziale, oggi? Le risposte di Matteo Lancini

Guerre Stellari, Cenerentola, I tre porcellini: così l’economia diventa una favola

Si possono spiegare le politiche monetarie della Banca Centrale attraverso Alice nel Paese delle Meraviglie? E il debito pubblico con Guerre Stellari? E il gender pay gap con Cenerentola? E’ quello che prova a fare l’economista Luciano Canova nel libro, “Economia Favolosa” e nell’omonimo podcast. Con la partecipazione, tra i molti, di Elsa Fornero, Carlo Cottarelli e Katia Follesa.

Il viaggio di Alessandro Leogrande con gli ultimi della Terra

Torna in libreria, in un’edizione curata da Nadia Terranova, “Le Frontiere”, il viaggio di Alessandro Leogrande con gli ultimi e i penultimi della Terra. Un resoconto fatto di storie di violenza e di solidarietà, di sopraffazione e di riscatto, di fughe e ritorni. Un invito incessante ai più giovani, affinché nessuno resti immune al dolore degli altri.

Asperger, storia di Agnese e della sua ombra

Le ragazze Asperger hanno più probabilità dei ragazzi di essere diagnosticate erroneamente o di non esserlo affatto. Di loro si parla poco, e ancor meno le si studia. Agnese è una di queste: da quando è nata, sedici anni fa, la sua ombra le fa compagnia e tenta il possibile per disturbarla o metterla in difficoltà. Nel libro “Ragazza Aspy” racconta il suo personale percorso nel quale l’ombra, osservata e illuminata, si trasforma in un tesoro prezioso

Intervista a Marco Balzano · Quando Tornerò, (Einaudi)

Le parole che Balzano sceglie per condurre il lettore dentro le vite delle badani non fanno sconti e lo spingono a riflettere sul carico di sofferenza, sulla lacerazione familiare, sul dramma interiore che ogni donna porta con sé. «Il Paese dove sono nato – sottolinea l’autore – dà il nome a una patologia che riguarda l’usura dell’equilibrio psicofisico di milioni di donne. Una sofferenza che è sotto gli occhi di tutti, ma di cui fatichiamo a parlare».

Dopo gli occhi bassi e pesti: l’importanza di raccontare storie di donne che si riscattano

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne abbiamo selezionato tre libri che valorizzano le voci delle ragazze e delle donne che hanno incontrato la violenza ma che sono riuscite a lasciarsela alle spalle, avviando percorsi di riscatto personale. Serve una nuova narrazione in cui le donne non siano solo vittime, passive, spaventate e deboli.