Psicologia femminile. Quando nasce una donna

Il passaggio all’età adulta si compone spesso di piccole e personali epifanie. Sollecitate dal corpo che cambia, o dal contesto d’origine. Dietro, però, c’è sempre l’emancipazione dalla madre. Ce lo spiega una psicoterapeuta in un libro appena uscito. Provate a pensarci un attimo: quando è che vi siete sentite donne per la prima volta? Per

Psicologia femminile. Quando nasce una donna

Il passaggio all’età adulta si compone spesso di piccole e personali epifanie. Sollecitate dal corpo che cambia, o dal contesto d’origine. Dietro, però, c’è sempre l’emancipazione dalla madre. Ce lo spiega una psicoterapeuta in un libro appena uscito
«Hänsel e Gretel: il mio anatema», Daniela, 30 anni, Catania
«Nella mia famiglia le donne hanno sempre comandato. Lo hanno fatto da un angolo, stando attente a non ferire la permalosità e l’orgoglio dei maschi, masticando rabbia, fatica e stanchezza. Imperiose e trionfanti, strette nel loro celato matriarcato, per tutta l’infanzia non hanno fatto che ripetermi che la dignità di una donna si poggia sul fatto di non dipendere mai, in nessuna occasione, da un uomo e che quel che più conta è realizzare i propri talenti. La sera, prima ancora che diventassero di moda le storie per bambine ribelli, per addormentarmi mi leggevano le fiabe che avevano come protagoniste delle bambine coraggiose: volevano che diventassi come Gretel che, nella fiaba dei Grimm, è colei che butta la strega nel forno e libera il fratello. Ma io sentivo di non avere ricevuto quell’eredità. Per me quell’ostentazione impudica di forza, cocciutaggine, determinazione aveva qualcosa di ossessivo e più crescevo, più pativo il potere coercitivo di questo comandamento. Decisi presto che avrei fatto di tutto per scrostare questo anatema. Da disobbediente costretta, iniziai a rispondere con accondiscendenza. “Sì, va bene, come vuoi”. Questa per me era libertà»

Esclusiva_ Pietro Bartolo: “il mio pianto è diventato un film“

Esce nelle sale italiane il 10 agosto il film Nour, dedicato alla storia (vera) di una BAMBINA nigeriana che, a otto anni, si mette in viaggio, tutta da sola, PASSANDO DALLA LIBIA, sopportando sofferenze incredibili, detenzioni, violenze e abusi, per andare al cercare la sua mamma di cui sa soltanto che si trova “In Europa”. Fu PIETRO BARTOLO ad accoglierla, nel 2017, sul molo Favarolo di Lampedusa e a raccontare il suo dramma nel libro “LE STELLE DI LAMPEDUSA”. Nella pellicola, la cui regia è affidata a Maurizio Zaccaro, SERGIO CASTELLITTO veste i panni del dottore.

Ribelliamoci a chi ci vuole ribelli

Ieri era «siate belle», oggi è «siate ribelli», domani? C’è sempre qualcuno che dice alle ragazze «siate così» e non «così». Non ne posso più di libri per bambine ribelli. L’aver sostituito l’ossessione per la bellezza con quella per la ribellione, non mi pare abbia molto senso. Chi ha deciso che il modello giusto sia proprio quello della bambina ribelle?

Il metodo Marie Kondo non funziona se hai figli piccoli

“Siccome sono convinta che tutte le case ordinate sono simili, ma ogni casa abitata da bambini è incasinata a modo suo, sono arrivata a una conclusione: questo metodo di self help, più che altro serve ad aiutare lei, la trentacinquenne giapponese. Se ci è riuscita, però, è perché noi (ordinati e disordinati) abbiamo pensato che sarebbero bastati 13 euro per mettere ordine nelle nostre vite incasinate”.

«Vecchio sarai tu» Perché l’invecchiamento è una grande opportunità economica

Se pensate che a 65 anni si è vecchi, inutili e da buttare via, vi state sbagliando. E parecchio. Per rendervene conto vi basterà leggere il libro “Immortali – Economia per nuovi highlander”(Egea), di Nicola Palmarini, Aging & Longevity lead e program manager presso l’MIT-IBM Watson AI lab di Boston.Nelle 210 pagine, piene zeppe di

Inchiesta: L’aborto è sotto scacco in mezza Europa. E le donne non lo sanno

Spagna, Portogallo, Ungheria, Polonia e Francia sono gli stati dove si moltiplicano i tentativi di cancellare o indebolire le norme che regolano l’interruzione di gravidanza. Lo racconta un documentario di Arté «Il diritto all’aborto sta subendo un’offensiva coordinata in tutta Europa, veicolata da campagne aggressive e generosamente finanziata da circoli ultra-conservatori americani e da oligarchi