Covid: vi presento la (mia) variante inglese

Il problema del coronavirus non è solo la fame d’aria, la febbre, il senso di spossatezza. C’è anche un sottobosco di disagi che consuma energie e rosicchia in maniera continuativa spazi e tempi di serenità mentale, anche quando febbre e saturazione non preoccupano più.

Intervista a Matteo Lancini (Minotauro): “No, non è stato un anno sabbatico: i ragazzi stanno male”

La pandemia ha scoperchiato il profondo malessere già esistente. Gli adulti hanno finalmente aperto gli occhi. ammettendo che i loro figli stanno male. Per Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, «i ragazzi si stanno tatuando i nomi dei nonni morti. I segni delle mascherine svaniranno dalle nostre facce ma non dalla nostra psiche. Quello che possiamo fare tutti è imparare a gestire questo malessere». Ecco i suoi consigli ai genitori («aprite le case ai ragazzi più fragili») e ai prof («date spazio affinché le sofferenze possano esprimersi, esplodere»)

30 km/h e 15 minuti: ecco le città post Covid

Sono di Matteo Dondè i primi progetti di “urbanistica tattica” che impongono, in diverse città italiane, la limitazione della velocità nei quartieri residenziali a 30 km/h. Iniziative già sperimentate a Terni, Casalmaggiore (Cremona) e Milano. «Tutti gli studi dimostrano che portando da 50 a 30 Km/h la velocità massima consentita, i tempi di percorrenza cambiano poco», spiega. «In compenso aumenta la qualità della vita e si riduce sensibilmente il rischio di incidenti; gli anziani si sentono più sicuri, i bambini vanno a scuola da soli, i commercianti sono più contenti».

Al lavoro con… Adriana Albini, ricercatrice in prima linea nella prevenzione del cancro

Da vent’anni in prima linea nella prevenzione delle malattie oncologiche, Adriana Albini (classe 1955) insegna Patologia generale all’Università di Milano-Bicocca. Negli Usa è stata la prima italiana eletta nel Board of Directors dell’American Association for Cancer Research. Compare, unica italiana, nell’elenco della Bbc delle cento donne più influenti e in grado di ispirare il mondo.

Aborto, l’allarme della ginecologa: “A 40 anni dalla legge 194 ancora troppi ostacoli al diritto delle donne”

Scuote la testa e sospira Daniela Fantini, una delle ginecologhe del Cemp, consultoriocemp.org il primo consultorio laico aperto a Milano negli anni Sessanta. “A più di 40 anni dalla legge 194 siamo ancora qui. Eppure sembrava che le cose stessero andando un pochino meglio”.
“Ad agosto il ministro della Salute Roberto Speranza aveva finalmente aggiornato, dopo dieci anni, le linee guida sulla pillola abortiva Ru486, stabilendo che si potesse assumere fino alla nona settimana di gravidanza (anziché fino alla settima) e in day hospital. Era stato un passo avanti significativo”.

Covid e terapie intensive: a chi dare l’ultimo letto?

“Quando le risorse sono limitate bisogna scegliere chi ha più possibilità di sopravvivere”. Intervista ad Alberto Giannini, primario anestesista a Brescia. Secondo lei l’età può essere un criterio di scelta?
Immanuel Kant diceva che le persone hanno una dignità, le cose un prezzo … “L’allocazione di risorse limitate costituisce un dilemma intrinseco che è praticamente insolubile. Comunque lo si guardi, in medicina come altrove, comporta inevitabilmente un “conflitto di valori”.

Perchè per una donna è cosi difficile farsi sterilizzare?

Sull’inserto #SALUTE, in edicola con #REPUBBLICA e #LASTAMPA la mia inchiesta sulla #STERILIZZAZIONE FEMMINILE. Ci ho lavorato per mesi, parlando con primar*; ginecolog*, donne & associazioni, alla ricerca del perché per le donne, in Italia, sia così difficile farsi chiudere la tube (solo l’1% lo ha fatto). Anche Antonio Chiantera, presidente della #Sigo, Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, conferma la «scarsa diffusione della sterilizzazione tubarica», ma ne attribuisce la causa a «questioni di diritto». «Questa tecnica – spiega – non viene proposta alle donne e talvolta viene anche sconsigliata dai ginecologi a causa delle libere e spesso incongruenti interpretazioni della magistratura su questo tema. Servirebbe una legge chiara», commenta. In più, «i processi sono troppo lunghi» e le richieste di risarcimento spesso milionarie».

Dopo gli occhi bassi e pesti: l’importanza di raccontare storie di donne che si riscattano

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne abbiamo selezionato tre libri che valorizzano le voci delle ragazze e delle donne che hanno incontrato la violenza ma che sono riuscite a lasciarsela alle spalle, avviando percorsi di riscatto personale. Serve una nuova narrazione in cui le donne non siano solo vittime, passive, spaventate e deboli.

Al lavoro con… la scienziata Francesca Cosmi, “architetta” delle ossa

Studiando le alterazioni ossee degli astronauti, ha inventato un test molto utile per la diagnosi precoce dell’osteoporosi partendo dalla radiografia della mano. L’hobby della scienziata? Creare sculture di ghiaccio o di sabbia con il marito. BIOGRAFIA Nata a Udine nel 1960, Francesca Cosmi è una scienziata che studia l’architettura delle ossa. Dopo la laurea e il dottorato