Viaggio nella mente di un rifugiato fra senso di colpa e ferite da rimarginare

Dolore, per le perdite subite, senso di colpa, per essere sopravvissuto. Ansia, legata alla mancanza di controllo ed al timore per il futuro. Ma anche incubi, flashback, depressione, attacchi di panico, senso di impotenza. Sono questi alcuni dei vissuti che stanno sperimentando i profughi ucraini scappati dal conflitto.Fabio Sbattella, coordinatore dell’Unità di ricerca di Psicologia

Nascere sotto le bombe, uno shock che segna per sempre: lo dice anche la scienza

Disturbi dell’attenzione o antisociali e depressione già nel periodo infantile e adolescenziale. Intervista a Valter Tucci, direttore del laboratorio di genetica ed epigenetica del comportamento dell’Iit di Genova “Nascere e crescere sotto le bombe e tra gli allarmi delle sirene è uno shock che segna per sempre. Non è pessimismo, ma scienza e dovremmo tenerne

Ucraina ° Il viaggio di Elena e Dasha, da Kharkiv a La Scala di Milano

Elena Arabadgi e sua figlia Dasha Parchami, di 10 anni, vivevano a Kharkiv. Quando hanno avvertito il fragore dei missili, hanno buttato pochi oggetti in un borsone e sono scappate. Da qualche giorno le ospita una famiglia a Milano. La piccola è stata accolta all’Accademia de La Scala. Il loro desiderio è quello di rimanere

La storia di Julia Gromskaya, nata russa, poi diventata ucraina, ora marchigiana

Julia Gromskaya è nata a Kharkov nel 1980, quando era ancora Russia. Poi è diventata ucraina. Oggi è cittadina italiana. Dalla provincia di Ancona, dove lavora come illustratrice, osserva le tragedie che stanno attraversando il suo paese. «Da persona nata russa e diventata prima ucraina e poi italiana – spiega- fatico a capire milioni di persone che

Ucraina, profughi accolti in Italia. L’esempio della famiglia Frassinelli:

 Undici giorni fa la famiglia Frassinelli ha aperto casa propria a quattro persone ucraine scappate dalla guerra. Non hanno voluto aspettare. Sono stati tra i primi, in Italia: hanno scritto una mail al consolato ucraino di Milano per segnalare la propria disponibilità e in meno di 24 ore Maria, una nonna di 60 anni, sua figlia Nastia, di 38, e i

Garante Infanzia: evitare accoglienza fai da te. Rischi per minori non accompagnati

«La generosità manifestata è encomiabile, ma l’accoglienza non si improvvisa e non si può fare semplicemente sull’onda dell’emotività», sottolinea l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, che mette in allerta sul rischio tratta di essere umani e sfruttamento. Tra l’altro, aggiunge, «stanno arrivando sempre più segnalazioni dell’ingresso nel territorio italiano, ma è così anche

La guerra e i tanti volti dei bambini: dove porre il limite

C’è Polina, la bambina ucraina con il ciuffo rosa; poi Aylan, il piccolo siriano morto sulla spiaggia, simbolo della tragedia dei migranti. O, tornando agli anni Sessanta, Kim Phuc, la protagonista della foto-simbolo della guerra nel Vietnam. Sono tanti, tantissimi, i volti disperati dei bambini in televisione, sui giornali e sui social network. Fino a

Intervista a Pina Picierno (VicePres. del Parlamento UE) · accogliere l’Ucraina è il nostro “Whatever it Takes”

«La scelta di accogliere l’Ucraina nell’Unione Europea non è dettata da una reazione emotiva del momento ma rappresenta una scelta coraggiosa per il futuro politico del nostro Continente». Lo sottolinea a Vita la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno. «Questo è il nostro momento “Whatever it Takes” come ha sottolineato la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola». Ieri l’Emiciclo

Matteo Lancini (Minotauro): «Figlio mio, hai delle domande sulla guerra?»

Matteo Lancini (Minotauro): «Non raccontate favoline iper-rassicuranti, né bugie. Piuttosto ponete domande. Ad esempio: “C’è qualcosa che vuoi dirmi? Io sono qui ad ascoltarti e se posso ti risponderò”». E poi, «la trama emotiva delle vostre parole, la disponibilità al confronto sono più importanti del contenuto che veicolerete» «Non raccontate favoline iper-rassicuranti, né bugie. I